Seconda presidenza svizzera del Consiglio di sicurezza dell’ONU

Nell’ottobre del 2024 la Svizzera assume, per la seconda volta del suo mandato, la presidenza del Consiglio di sicurezza dell’ONU. Come durante la sua prima presidenza, porrà due delle sue priorità – «promuovere una pace duratura» e «proteggere le popolazioni civili» – al centro del lavoro del Consiglio. Che cosa significa la presidenza del Consiglio di sicurezza per la Svizzera? Una panoramica dei poteri, delle attività e delle priorità della Svizzera durante il suo mese di presidenza.

 Un funzionario dell’ONU colloca un cartello con la scritta «Svizzera» al posto della Presidenza al tavolo a ferro di cavallo del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

Per la seconda volta, il 1° ottobre la Svizzera assume la presidenza del Consiglio di sicurezza dell’ONU. © Keystone

Per la seconda volta nel corso del suo mandato nel Consiglio di sicurezza dell’ONU per il periodo 2023–2024, il 1° ottobre la Svizzera assume la presidenza del Consiglio. Con i gravi conflitti in corso in Medio Oriente, Ucraina, Sudan e in numerose altre regioni, la presidenza svizzera si colloca in un momento di grande tensione geopolitica. Ottobre è tradizionalmente un mese caratterizzato da ritmi serrati a causa delle numerose riunioni in programma, che riguardano diverse regioni di tutto il mondo. Sono inoltre previsti diverse proroghe importanti di mandati delle missioni di pace. Garantire il regolare svolgimento delle attività del Consiglio è la missione principale della presidenza di quest’ultimo, poiché possa prendere delle decisioni e adempiere il suo mandato di salvaguardare la pace e la sicurezza internazionali. La presidente della Confederazione Viola Amherd e il ministro degli esteri svizzero Ignazio Cassis si recheranno a New York a questo scopo.

Quali poteri ha la presidenza del Consiglio?

Oltre a presiedere le riunioni previste, la presidenza può convocarne altre a seconda degli eventi mondiali e su richiesta di altri Stati membri. Durante le riunioni la presidenza dà la parola agli altri membri. Di norma, il Consiglio di sicurezza ascolta per prima cosa i relatori del Segretariato dell’ONU, di altri programmi delle Nazioni Unite e di rappresentanti della società civile sul campo che possono fornire un resoconto di prima mano sulla situazione relativa a un conflitto specifico; segue una discussione in seno al Consiglio. La presidenza rilascia inoltre dichiarazioni ai media, per esempio in occasione di decisioni importanti.

I membri del Consiglio di sicurezza esercitano la funzione di presidenza del Consiglio a rotazione mensile secondo l’ordine alfabetico dei nomi degli Stati in inglese. In questa veste, il Paese che detiene la presidenza dirige le riunioni e rappresenta il Consiglio, quando necessario, verso l’esterno e nei confronti di altri organi dell’ONU come l’Assemblea generale, il segretario generale o il Consiglio economico e sociale.

Priorità del mese di presidenza svizzera

La presidenza del Consiglio di sicurezza pianifica i lavori per il mese in questione. Il programma è in gran parte predeterminato dalla necessaria proroga dei mandati delle missioni di pace delle Nazioni Unite o dei regimi di sanzioni decretati in precedenza dal Consiglio. La presidenza può però anche organizzare riunioni specifiche. Il mese di presidenza offre inoltre alla Svizzera l’opportunità di porre l’accento sulle proprie priorità tematiche, ossia costruire una pace sostenibile, proteggere la popolazione civile, affrontare la questione della sicurezza climatica e rafforzare l’efficienza del Consiglio, come pure di fornire impulsi a quest’ultimo.

Durante il suo mese di presidenza, la Svizzera ha in programma due eventi di spicco. Il 21 ottobre il consigliere federale Ignazio Cassis presiederà una riunione del Consiglio dedicata alle ripercussioni degli sviluppi scientifici e tecnologici, attuali e futuri, sulla pace e sulla sicurezza. L’attenzione sarà rivolta alle opportunità e ai rischi legati a questi sviluppi come pure alla questione di quali azioni il Consiglio di sicurezza ritiene necessarie in relazione all’adempimento del suo mandato, in particolare per quanto riguarda la prevenzione dei conflitti. Il 24 ottobre il Consiglio di sicurezza, presieduto dalla presidente della Confederazione Viola Amherd, affronterà invece il tema «donne, pace e sicurezza» nel quadro del suo dibattito aperto annuale. L’accento sarà posto sul ruolo delle donne nei processi di pace. Mentre le donne continuano a essere significativamente sottorappresentate nei negoziati di pace in tutto il mondo, diverse ricerche dimostrano che il loro coinvolgimento aumenta in modo considerevole le probabilità per un'attuazione sostenibile degli accordi di pace.

Sempre nel mese di ottobre, sotto la guida della Svizzera, il Consiglio di sicurezza dell’ONU riceverà anche la visita del Consiglio di pace e sicurezza dell’Unione africana. I due Consigli discuteranno della cooperazione nelle operazioni di pace, nel contesto della sicurezza climatica e in relazione al ruolo dei giovani nelle attività di promozione della pace.

Il 14 ottobre la Svizzera inaugurerà presso la sede delle Nazioni Unite a New York una mostra dal titolo «Deepfake and You», concepita in collaborazione con il Politecnico federale di Losanna (PFL) e il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR). La manipolazione delle immagini e la disinformazione possono avere gravi conseguenze politiche, sociali e umanitarie. Questa mostra mira a rafforzare la consapevolezza sui pericoli e a fornire proposte di soluzioni.

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