Nel quadro del progetto Aceli Africa quali sono, secondo Lei, le opportunità e le sfide legate alla crescita economica sostenibile in Africa orientale?
L’agricoltura è un settore centrale per la creazione di valore e l’occupazione in Africa orientale, soprattutto per le persone più svantaggiate nelle aree rurali. Sebbene in questa parte del mondo più del 60 per cento della popolazione lavori nel settore agricolo, quest’ultimo soffre di una cronica mancanza di finanziamenti. Vi sono migliaia di PMI che dipendono dai crediti per l’acquisto, la trasformazione, lo stoccaggio e la commercializzazione di prodotti agricoli (generi alimentari, sementi ecc.) al fine di incrementare la propria produttività. D’altra parte, a causa degli elevati rischi nel settore agricolo e dei rendimenti relativamente bassi, non esistono quasi banche o sistemi di credito che concedano prestiti a queste imprese. Diventa pertanto difficile sfruttare il potenziale di crescita, un aspetto che a sua volta si ripercuote negativamente sull’occupazione e sull’approvvigionamento. Per risolvere questo problema, Aceli Africa offre sostegno e incentivi intelligenti ai finanziatori commerciali e agli investitori d’impatto per finanziare efficacemente le imprese agricole a basso reddito in Africa. Così facendo influisce in maniera positiva sui mezzi di sussistenza degli agricoltori, dei lavoratori e delle loro comunità, nonché sull’ambiente.
Aceli Africa fa parte del blocco tematico «Innovazione e investimenti». Perché, secondo Lei, si tratta di un progetto d’investimento innovativo?
Aceli Africa adegua un’innovazione nell’ambito dei finanziamenti al nuovo contesto dei crediti agricoli nel continente. Concretamente si tratta di incentivi per l’impatto sociale (SIINC) o bonus sviluppati dalla DSC per finanziare imprese sociali e d’impatto. Gli incentivi sono una soluzione molto efficace per impiegare in modo efficiente fondi scarsi. Le banche ricevono garanzie e premi per ridurre i rischi e i costi dei prestiti alle PMI del settore agricolo, e ciò spiana la strada a investimenti efficaci per lo sviluppo in questo cruciale segmento. Inoltre, gli istituti di credito ricevono bonus per i prestiti a favore delle PMI gestite da donne e giovani e dei progetti volti a tutelare l’ambiente e a consolidare la sicurezza alimentare. I primi anni d’esercizio hanno confermato che bastano piccoli incentivi per spingere le banche a investire nel settore agricolo. Dal 2020 ben 41 banche e investitori d’impatto sono diventati partner di Aceli Africa e i crediti concessi sono più di 2800, per un totale di oltre 145 milioni di dollari.
Quali effetti a breve e a lungo termine possono avere programmi di investimento come Aceli Africa sulla crescita economica e sulla popolazione locale?