Il DFAE non sostiene le organizzazioni che esaltano la violenza
La tutela dei diritti umani e il rispetto del diritto internazionale sono pilastri importanti della politica estera svizzera. A tale scopo la Svizzera sostiene diversi progetti e organizzazioni, tra cui Addameer, una ONG che si occupa delle condizioni dei prigionieri palestinesi. Poiché Addameer è accusata di avere stretti contatti con un’organizzazione terroristica, nel gennaio del 2020 il capo del Dipartimento, Ignazio Cassis, ha chiesto di avviare un’inchiesta interna. Dall’esame effettuato non sono emerse prove a sostegno delle accuse. Allo stato attuale delle conoscenze, non c’è motivo dunque di interrompere la collaborazione con Addameer.
![L’interno di una prigione.](/content/dam/eda/img/Aktuell/news/2020/06/20200604-gefaengnis-newsartikel-addemeer-1920x960.jpg)
Nel campo della tutela dei diritti umani, la Svizzera si impegna anche per i diritti delle persone che si trovano in carcere. © Deleece Cook/Unsplash
La Svizzera si impegna in tutto il mondo per il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale. Un esempio è l’assistenza legale per i detenuti, con cui si mira, tra le altre cose, a proteggere le persone da maltrattamenti o torture e a non ammettere nei procedimenti penali l’uso di prove ottenute con la coercizione.
Accuse contro Addameer
L’ONG Addameer offre il suo sostegno ai prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane ed è un’organizzazione partner della Svizzera in Medio Oriente. Quest’anno riceverà un contributo pari a circa 150’000 USD.
Addameer è stata accusata in diverse occasioni di essere in contatto con il Fronte popolare per la liberazione della Palestina (PFLP).
La Svizzera condanna l’esaltazione della violenza e l’incitamento all’odio
Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) prende molto sul serio le accuse di uso indebito dei fondi svizzeri o di comportamento inappropriato da parte dei suoi partner di progetto. Ogni forma di glorificazione della violenza, di istigazione al razzismo o all’antisemitismo e ogni tentativo di minimizzare le violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale è in contrasto con gli obiettivi e gli interessi della Svizzera. La Costituzione federale esige che la Svizzera contribuisca a garantire la convivenza pacifica tra i popoli. In nessun caso, perciò, vengono sostenute organizzazioni che incitano all’odio, alla violenza, al razzismo o all’antisemitismo.
Strumenti di controllo efficaci
La collaborazione con partner di progetto esterni è importante per il raggiungimento degli obiettivi di politica estera del DFAE. Tramite strumenti di controllo efficaci la Svizzera garantisce che le organizzazioni partner utilizzino i contributi della Confederazione esclusivamente per quanto previsto dalle disposizioni contrattuali. Ciò avviene, ad esempio, attraverso colloqui diretti, visite sul campo, audit esterni e valutazioni.
Lavorare per la pace nel contesto del conflitto in Medio Oriente è molto complesso dal punto di vista politico. Nel 2017 il DFAE ha rafforzato i suoi meccanismi di controllo inserendo anche una rigorosa clausola antirazzismo e prevedendo audit mirati. In caso di violazioni, il Dipartimento ha il diritto di rescindere il contratto con il partner esterno e di chiedere il rimborso dei contributi già versati. Il DFAE analizza inoltre attentamente le accuse concrete formulate da terzi nei confronti di un’organizzazione partner e interviene se si rivelano fondate.
La Svizzera continuerà a sostenere Addameer
Le accuse riguardanti Addameer sono note al DFAE, che ha già reagito in diverse occasioni e in particolare nel gennaio del 2020. Il consigliere federale Ignazio Cassis ha avviato un’inchiesta interna e in attesa dei risultati il DFAE ha sospeso i pagamenti all’ONG. Dall’inchiesta è emerso che le informazioni disponibili e le prove contro attuali o ex dipendenti di Addameer non giustificano al momento la sospensione o la cessazione del sostegno fornito dalla Svizzera. La collaborazione verrà dunque portata avanti.