«L’ambasciata garantisce l’attuazione efficiente e corretta dei progetti in loco»
Presso l’Ambasciata di Svizzera a Kyiv lavorano instancabilmente 49 collaboratrici e collaboratori per attuare e portare avanti i programmi svizzeri volti a sostenere la popolazione ucraina sul posto. La panoramica sulla cartina mostra numerosi progetti, che spaziano dallo sminamento umanitario alla ricerca di persone scomparse, passando per l’invio di tram per il trasporto pubblico e la digitalizzazione dei servizi pubblici.
L'edificio dell'ambasciata svizzera a Kiev. © DFAE
La guerra ha cambiato molto, per non dire quasi tutto, nel Paese, come anche il lavoro e le priorità dell’Ambasciata di Svizzera a Kyiv.
Il team dell’ambasciatore Félix Baumann svolge i tipici compiti diplomatici di un’ambasciata all’estero (p. es. la tutela degli interessi svizzeri in ambito politico o economico) e, allo stesso tempo, si occupa anche dell’attuazione di molteplici progetti nell’ambito del programma di cooperazione internazionale. Da quasi 30 anni la Svizzera sostiene l’Ucraina con programmi sul posto. Le relazioni bilaterali hanno potuto essere approfondite ulteriormente nel contesto della Ukraine Recovery Conference di Lugano del 2022, dell’incontro dei consiglieri per la sicurezza nazionale svoltosi nell’ambito della formula di pace ucraina di Davos del 2024 e nel quadro delle visite degli allora presidenti della Confederazione Ignazio Cassis e Alain Berset nel Paese. Negli ultimi due anni la Svizzera ha adeguato il suo programma di cooperazione internazionale e ha rafforzato l’aiuto umanitario di cui il Paese ha urgentemente bisogno. Anche i progetti nel campo della pace e dei diritti umani sono un pilastro importante delle attività della nostra ambasciata a Kyiv.
Nel contesto dell’aggressione militare della Russia, la Svizzera si impegna per:
- la protezione della popolazione civile;
- il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario,
- la lotta contro l’impunità;
- il dialogo;
- il miglioramento del tenore di vita della popolazione;
- servizi pubblici più efficienti;
- - la promozione di una crescita economica sostenibile.
Mappa interattiva
Da Kiev a Charkiv, passando per Sumy e Leopoli, una mappa mostra il sostegno della Confederazione alle persone colpite dalla guerra in Ucraina. Cliccate sull'immagine qui sopra per accedervi.
Intervista con Félix Baumann
Félix Baumann, dalla scorsa estate è ambasciatore svizzero in Ucraina. Com’è il Paese in cui vive?
È un Paese che lotta instancabilmente per la propria sopravvivenza, per la propria libertà e per la propria cultura. Un Paese in cui innumerevoli persone hanno perso i propri cari a causa della guerra, sono state derubate dei propri sogni per il futuro, hanno dovuto abbandonare le proprie case o fuggire dal proprio luogo di residenza. In molte località la sofferenza è enorme. E il Paese sta attraversando una fase difficile. L’affidabilità e il sostegno a lungo termine della Svizzera sono quindi ancora più apprezzati. Forniamo un supporto specifico nei settori in cui possiamo generare un valore aggiunto.
La mappa mostra un’impressionante varietà di ambiti in cui la Svizzera si impegna per la popolazione ucraina sul posto. Quale dei progetti in corso trova più interessante e perché?
Il sostegno assume varie forme. In un villaggio liberato nella regione di Kherson ho sentito l’immensa gratitudine della gente che, grazie al nostro aiuto, ha di nuovo una casa riscaldata. La trasformazione digitale, che la Svizzera sostiene dal 2015, è un elemento essenziale per la resilienza dell’Ucraina. Ma anche piccoli contributi possono fare la differenza: di recente sono stato in una panetteria a Kharkiv aperta grazie a un microcredito che ha consentito alla giovane titolare sfollata da Izjum di ricominciare a lavorare.
Come descriverebbe in concreto il ruolo dell’ambasciata? Qual è esattamente il suo compito nell’attuazione dei programmi e nella fornitura di materiale sul posto?
L’ambasciata garantisce l’attuazione efficiente e corretta dei progetti in loco. Verifica se sia ancora sensato attuare certi progetti o se altrove siano emerse nuove esigenze. Inoltre, manteniamo i contratti con i nostri partner, siano essi autorità statali, rappresentanti della società civile ucraina o organizzazioni internazionali come l’ONU o il CICR. Infine, in Ucraina forniamo informazioni sul lavoro della Svizzera.
Dopo una breve chiusura temporanea nella primavera del 2022, l’ambasciata è di nuovo aperta ininterrottamente dal mese di maggio dello stesso anno. In un contesto di conflitto in cosa differiscono le sue attività rispetto al normale funzionamento di una rappresentanza? Dove si nota la guerra nella vita quotidiana a Kyiv?
Kyiv è relativamente lontana dal fronte. Tuttavia, la mutevolezza della situazione generale influenza il nostro lavoro. Ogni giorno è imprevedibile. Da un momento all’altro potrebbe scattare un allarme aereo. Tutto questo comporta una stanchezza fisica e mentale delle collaboratrici e dei collaboratori. Le nostre colleghe e i nostri colleghi ucraini vivono da ormai dieci anni in un Paese segnato da un conflitto. Dobbiamo tener conto di questa situazione di stress. In cambio, si ha la sensazione di poter dare un piccolo contributo al sostegno dell’Ucraina e della sua popolazione.