Si sconsigliano i viaggi in Ciad.
La situazione politica, economica e sociale è molto tesa. Alla fine di febbraio 2024 e in occasione delle elezioni presidenziali del 6 maggio 2024 si sono verificati episodi di violenza politica, scontri armati e sparatorie che hanno provocato diverse vittime e feriti. La situazione della sicurezza rimane incerta e può cambiare rapidamente.
Manifestazioni e scontri possono verificarsi in qualsiasi momento, soprattutto a N’Djamena. Sono possibili blocchi stradali e atti di vandalismo. Le forze di sicurezza hanno ripetutamente usato munizioni vere per disperdere le manifestazioni. Nell'ottobre 2022, durante le manifestazioni, sono state uccise più di 100 persone e almeno 500 sono rimaste ferite. Sono possibili ulteriori incidenti di questo genere.
Capita che l'accesso a Internet temporaneamente non è garantito.
In molte regioni del Sahara e del Sahel sono attive bande armate e gruppi terroristici che vivono di contrabbando e di sequestri. Sono perfettamente organizzati, operano anche al di là dei confini nazionali e hanno contatti con gruppi criminali locali. I sequestri di persone straniere nel Sahara e nella zona del Sahel sono frequenti. Sono particolarmente a rischio le persone che viaggiano per turismo, il personale di organizzazioni internazionali, di organizzazioni umanitarie e di aziende straniere nonché le persone appartenenti a istituzioni religiose. In alcune regioni il rischio di sequestro è molto elevato.
Il rischio di attentati e attacchi terroristici esiste in tutto il Paese; è più alto nella regione del lago Ciad. In questa regione, ci sono frequenti attacchi, omicidi e rapimenti da parte di gruppi terroristici, così come operazioni armate delle forze di sicurezza contro questi gruppi. Ad esempio, nel novembre 2022, almeno 10 soldati sono stati uccisi in un attacco nella regione de Lac.
Consultare le informazioni sugli appositi siti internet:
Pericolo di sequestro nel Sahara e nel Sahel
Terrorismo e sequestri
Tra i diversi gruppi della popolazione esistono tensioni latenti che sfociano regolarmente in conflitti locali violenti. Si verificano anche combattimenti tra gruppi ribelli e forze di sicurezza.
Esempi:
- alla fine di marzo 2024, almeno 23 persone sono state uccise in scontri nella regione di Moyen-Chari.
- nel marzo 2024, almeno 42 persone sono state uccise in scontri nel dipartimento di Djourf al Ahmar della regione di Sila.
- nell’agosto 2023, almeno dieci persone sono state uccise e molte altre ferite in scontri nel dipartimento di Mangalme della regione di Guera.
- nel maggio 2023, gli scontri nella regione di Mandoul hanno causato almeno otto vittime e un numero imprecisato di feriti e dispersi.
- nell’aprile 2023, almeno 22 persone sono state uccise e oltre 100 ferite in violenti scontri nel dipartimento di Monts de Lam della regione di Logone Orientale
- nel maggio 2022, fino a 200 persone sono state uccise in scontri nella regione di Tibesti.
Il tasso di criminalità è elevato. Il rischio di essere vittima di crimini violenti è elevato in tutto il Paese - compreso nella capitale N'Djamena. Spesso vengono utilizzate armi da fuoco e altre armi. Tra l'altro, si verificano spesso furti di auto sotto la minaccia o l'uso della violenza.
Le bombe inesplose rappresentano un pericolo reale nelle vecchie zone di combattimento. Nelle zone di Tibesti, Borkou et Ennedi esistono inoltre dei rischi legati alle mine.