Comunicato stampa, 26.06.2024

Nella sua seduta del 26 giugno 2024, il Consiglio federale ha deciso di concedere nel 2024 un contributo ordinario di 56 milioni di franchi al CICR per le sue operazioni nei Paesi in crisi. L’importo permetterà di far fronte ai bisogni umanitari causati dai conflitti armati. In virtù delle Convenzioni di Ginevra, il CICR ha ricevuto il mandato di proteggere la vita e la dignità delle vittime dei conflitti armati, di fornire loro assistenza e di garantire il rispetto del diritto internazionale umanitario.

Il numero di persone che necessitano di aiuti umanitari continua ad aumentare a causa dell’incremento dei conflitti. Il CICR deve affrontare sfide nel campo dell’accesso, della sicurezza e delle risorse per rispondere alle esigenze crescenti ed eterogenee delle persone interessate. L’attuazione e il rispetto del diritto internazionale umanitario sono necessari per garantire che continui a svolgere un ruolo di protezione nelle situazioni di conflitto armato. Per sostenere il CICR, il Consiglio federale concede un contributo di 56 milioni di franchi per i programmi a favore dei Paesi colpiti da crisi prolungate nel 2024. La Svizzera continua così ad aiutare l’organizzazione nello svolgimento del suo mandato, in particolare a favore della protezione delle persone private della libertà e di quelle a rischio di scomparsa.

Nel 2023 il CICR ha dovuto superare una crisi finanziaria senza precedenti che ha comportato tagli significativi e sforzi per mobilitare risorse supplementari. Il CICR ha adottato una nuova strategia volta a reindirizzare le attività sul suo mandato di base e a migliorare il monitoraggio finanziario. Nell’agosto del 2023 il Consiglio federale ha deciso di concedere un contributo supplementare di 50 milioni di franchi per sostenerlo. Da allora viene informato ogni sei mesi sulla situazione finanziaria dell’istituzione fino al raggiungimento dell’equilibrio finanziario.

Nonostante tutte queste sfide, il CICR è riuscito a consolidare il suo statuto di organizzazione imparziale, neutrale e indipendente, a cui fare riferimento in presenza di conflitti armati e in altre situazioni di violenza, e a rimanere operativo nei contesti in cui molti altri attori umanitari non sono in grado di agire.


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Ultima modifica 19.07.2023

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