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La DSC mira a favorire un ambiente pluralista e democratico in Ucraina. Circa 2400 insegnanti, direttori scolastici, funzionari e amministratori locali beneficiano di corsi di educazione alla cittadinanza e ai diritti umani. Lo sviluppo di una società civile ucraina forte ha assunto ancora maggiore importanza alla luce dell’instabilità sorta alla fine del 2013.
Nel 2010 l’Ucraina ha firmato la Carta del Consiglio d’Europa sull’educazione alla cittadinanza democratica e ai diritti umani, impegnandosi ad attuare le raccomandazioni in essa contenute. Il progetto di sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza in Ucraina (DOCCU) ha permesso di realizzare corsi di sensibilizzazione a queste tematiche per impiegati pubblici, autorità locali nonché insegnanti e direttori scolastici. Queste figure chiave saranno pertanto in grado di acquisire conoscenze in materia di cittadinanza democratica e di diritti umani e di apprendere i metodi didattici corrispondenti. I beneficiari sono circa 2400 insegnanti, direttori scolastici, funzionari e amministratori locali. Le conoscenze acquisite avranno un effetto diretto su circa 9000 studenti e, indirettamente, anche sui loro genitori e sulla popolazione delle località gestite dai funzionari.
Formare cittadini impegnati
Il sistema scolastico ucraino, retaggio del passato, è caratterizzato da un approccio autoritario e burocratico all’educazione. La formazione dei direttori scolastici su queste tematiche innesca un’evoluzione verso una gestione responsabile e trasparente. I corsi impartiti agli insegnanti mirano a modificare i metodi di insegnamento e di apprendimento della storia, della geografia, delle lingue ecc. Gli allievi dispongono così di conoscenze e competenze che li motivano a interagire maggiormente nella vita scolastica e contribuiscono, a lungo termine, a formare cittadini impegnati.
Da parte loro, le autorità ucraine stentano ad’instaurare una collaborazione realmente partecipativa con la società civile. Dal 2010, centinaia di «consigli civici» sono stati istituiti a diversi livelli governativi (nazionale, regionale e locale), ma le ONG sul posto li considerano perlopiù entità fantoccio. Il problema di fondo è in effetti la mancanza di una tradizione per quanto concerne la partecipazione attiva dei cittadini alla vita delle comunità in Ucraina. Benché alcune autorità, in gran parte locali, desiderino veramente instaurare un dialogo con i propri cittadini, l’esperienza e le capacità in questo ambito sono del tutto assenti. La formazione dei rappresentanti delle autorità e degli impiegati delle amministrazioni locali promuove il principio del buongoverno.
Grazie ai corsi, che approfondiscono temi quali i diritti e i doveri dei cittadini in un sistema democratico, la divisione dei poteri, lo Stato di diritto o valori fondamentali come il rispetto delle minoranze e la parità dei sessi, si assiste alla nascita di una comunità di professionisti formati all’educazione in materia di cittadinanza e a loro volta in grado di formare altre persone. Questo modello di insegnamento a cascata è rafforzato dalla realizzazione di una piattaforma Internet per lo scambio d’informazioni e la formazione continua.
La base del progetto: il dialogo
Per dare i suoi frutti, l’educazione alla democrazia e ai diritti umani deve essere adeguata al contesto ed è per tale ragione che il progetto si fonda su uno scambio da pari a pari con i partner ucraini. Dal 2008, il Centro per i progetti internazionali di formazione (IPE) dell’Università di Zurigo ha sviluppato, in stretta collaborazione tra l’altro con la «National Academy of Public Administration» di Kiev (NAPA), un programma di educazione alla cittadinanza democratica e ai diritti umani orientato in modo specifico sull’Ucraina. Il lavoro consisteva nel tradurre e adattare i vari ausili (manuali scolastici di livello primario e secondario, manuali di base per insegnanti ed esperti nell’ambito dell’educazione), nello sviluppare materiale didattico (opuscoli, libri, CD-ROM) e nell’attuare moduli di formazione per i gruppi destinatari. Un lavoro conclusosi con un importante segnale d’incoraggiamento: il Ministero ucraino dell’educazione e delle scienze e l’Agenzia nazionale ucraina per gli impiegati pubblici hanno infatti sostenuto e promosso il materiale didattico sviluppato nel quadro del progetto.
Più democrazia grazie a una società civile più forte
Lo sviluppo della società civile in Ucraina assume un’importanza sempre maggiore alla luce del periodo d’instabilità sorto alla fine del 2013. In seguito alla rivolta di piazza Maidan a Kiev, che ha portato a un cambio di regime, nonché all’annessione della Crimea da parte della Russia e all’autoproclamazione delle Repubbliche popolari di Donec’k e di Luhans’k, l’Ucraina si trova ora in una situazione dall’esito incerto. Le istituzioni e i processi democratici si sono rapidamente deteriorati, rendendo irrinunciabile il rafforzamento della società civile. Solo in questo modo essa sarà infatti in grado di esigere livelli di buongoverno più elevati e servizi migliori da parte delle autorità.