Il Trattato di Maastricht sancisce la nascita dell’UE. Accanto alle Comunità europee – il primo di tre pilastri – prendono ora forma la politica estera e di sicurezza comune (PESC) e una rafforzata cooperazione negli ambiti della giustizia e degli affari interni. I Trattati di Nizza e Amsterdam sviluppano ulteriormente il quadro contrattuale esistente anche in vista dell’imminente allargamento a Est.
Nel 1989 il continente europeo è segnato da profondi cambiamenti: l’apertura a ovest della frontiera ungherese e la caduta del Muro di Berlino, che sfociano nella dissoluzione dell’Unione Sovietica nel dicembre 1991. In seguito alla fine della guerra fredda e alla riunificazione della Germania, il Trattato di Maastricht istituisce, nel 1992, l’UE: oltre alle Comunità europee, ossia il cosiddetto «primo pilastro», con il «secondo pilastro» viene instaurata una politica estera e di sicurezza comune (PESC), mentre il «terzo» pilastro» è aggiunto per rafforzare la co-operazione nei settori della giustizia e degli affari interni (GAI). Nel primo pilastro, le decisioni della CE sono adottate perlopiù a maggioranza qualificata, mentre nel secondo e nel terzo pilastro è prevista una cooperazione intergovernativa nell’ambito della quale le decisioni sono adottate all’unanimità.