Conclusione dei programmi nazionali nei Paesi dell’UE-12: un bilancio

Articolo, 08.06.2020

La promozione delle energie rinnovabili, la creazione di posti di lavoro e il rafforzamento della società civile: il bilancio finale del contributo svizzero all’allargamento informa sui risultati dei progetti sostenuti dalla Svizzera in dodici dei tredici Paesi che sono entrati a far parte dell’UE dal 2004. Unicamente in Croazia, che ha aderito all’UE nel 2013, i progetti saranno portati avanti fino al 2024.

Un anziano è seduto su un sofà di casa sua assieme alla persona che lo assiste.
Negli Paesi dell’UE-12 sono stati finanziati vari progetti per migliorare la sicurezza sociale delle persone anziane, malate o disabili. © DSC

È dal 2007 che la Svizzera sostiene i Paesi dell’UE-12, versando un contributo complessivo di 1,257 miliardi di franchi destinato alla realizzazione di 249 progetti e al finanziamento di fondi tematici. Nel bilancio al termine dei programmi nazionali nell’UE-12, la Segreteria di Stato dell’economia (SECO) e la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) fanno il punto della situazione: il contribuito è servito a ridurre le disparità economiche e sociali all’interno dell’Unione europea?

 

Risultati sorprendenti

L’impegno svizzero ha ottenuto risultati significativi: 

  • in campo ambientale, gli investimenti nell’efficienza energetica e nelle energie rinnovabili hanno permesso di ridurre le emissioni di CO2 di 100’000 tonnellate all’anno;

  • l’offerta dei mezzi pubblici è stata resa più interessante e sono state smaltite correttamente circa 130’000 tonnellate di amianto;

  • i progetti volti a promuovere la crescita economica hanno portato alla creazione di oltre 8000 nuovi posti di lavoro;

  • sono stati istituiti 128 partenariati di ricerca tra la Svizzera e i Paesi dell’UE-12, e sono state inoltrate 30 domande di brevetto;

  • oltre 100’000 Rom hanno potuto accedere a migliori infrastrutture sanitarie e scolastiche;

  • ai gruppi d’intervento mobili incaricati di proteggere la sicurezza pubblica e stazionati alle frontiere esterne di Schengen sono stati forniti circa 100 veicoli speciali;

  • per rafforzare la società civile, la Svizzera ha promosso oltre 900 progetti di organizzazioni non governative, in particolare nel campo della protezione dell’ambiente e della salute.

 

Il futuro del contributo all’allargamento 

Con il contributo all’allargamento, la Svizzera sostiene la riduzione delle disparità sociali ed economiche all’interno dell’UE e partecipa in modo solidale ai costi dell’allargamento dell’Unione europea. Questo contributo, che rappresenta un elemento della politica europea della Svizzera, le permette non solo di consolidare le relazioni bilaterali con i nuovi Stati membri dell’UE e con l’intera UE, ma anche di accrescere la stima di cui gode all’estero.

Il 3 dicembre 2019 le Camere hanno approvato i crediti quadro per un secondo contributo svizzero ad alcuni Stati membri dell’UE. Il Parlamento si preoccupa tuttavia per la discriminazione della Svizzera da parte dell’UE nel caso dell’equivalenza borsistica. Per questo motivo ha anche deciso di non prendere impegni sulla base dei crediti quadro se, e fintantoché, l’UE adotterà misure discriminatorie nei confronti della Svizzera. Ciò significa che, prima di firmare gli accordi bilaterali con i Paesi partner sull’attuazione del secondo contributo, occorre verificare se vi siano misure discriminatorie da parte dell’UE. In caso affermativo, il Consiglio federale non li firmerà.