In Lussemburgo, i 46 Stati membri del Consiglio d’Europa hanno stilato un bilancio intermedio del periodo intercorso dal vertice di Reykjavik del maggio 2023, e hanno discusso i progressi compiuti nell’attuazione delle priorità stabilite in quell’occasione. Il Comitato dei ministri ha inoltre adottato una tabella di marcia per il «nuovo patto democratico». Questa iniziativa del segretario generale del Consiglio d’Europa, l’ex consigliere federale Alain Berset, mira a rafforzare la resilienza delle democrazie in Europa.
Il segretario di Stato Alexandre Fasel ha ribadito il sostegno della Svizzera ai valori del Consiglio d’Europa. Per gli anni 2025 e 2026 ha annunciato un nuovo contributo di 1,4 milioni di franchi al Piano d’azione del Consiglio d’Europa per l’Ucraina, con il quale si mira a sostenere le istituzioni, favorendo la ripresa sociale ed economica come pure la ricostruzione dell’Ucraina, in linea con i principi della Ukraine Recovery Conference di Lugano. A margine della riunione ministeriale, il segretario di Stato ha inoltre tenuto diversi colloqui bilaterali.
Il Consiglio d’EuropaIl Consiglio d’Europa promuove i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto nei suoi 46 Stati membri. Nel suo contesto, gli Stati membri adottano accordi vincolanti come, ad esempio, la Convenzione europea dei diritti dell’uomo, per preservare il patrimonio comune e promuovere il progresso economico e sociale. La Svizzera è membro del Consiglio d’Europa dal 6 maggio 1963.
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