Il Consiglio federale intende consolidare la posizione della Svizzera, e in particolare di Ginevra, in quanto centro del multilateralismo. L’obiettivo è rafforzare la tradizione umanitaria di Ginevra, soprattutto per quanto riguarda la difesa del diritto internazionale, e di posizionare la città come un polo d’innovazione per la ricerca di soluzioni alle sfide poste dalla governance delle nuove tecnologie (p. es. l’intelligenza artificiale e l’informatica quantistica).
Un sistema multilaterale sotto pressione
In questi ultimi mesi, all’interno di organizzazioni internazionali chiave sono emerse forti tensioni in seguito alla decisione di alcuni Stati membri di ridurre o sospendere i loro contributi. Molte istituzioni con sede a Ginevra sono state costrette a effettuare tagli di bilancio, a ridimensionare il loro organico o persino a ipotizzare una delocalizzazione all’estero. Nello stesso tempo, la concorrenza internazionale per accogliere le organizzazioni multilaterali è diventata più agguerrita.
Al fine di preservare a lungo termine l’attrattiva di Ginevra occorre una risposta tempestiva e decisa, specialmente prima che i progetti di delocalizzazione oggi al vaglio diventino irreversibili. Il Consiglio federale intende così rispondere a esigenze finanziarie urgenti, sostenendo comunque riforme strutturali a medio termine. La Svizzera ottempera quindi alla propria responsabilità di Stato ospite affidabile e conferma il suo impegno a favore di un sistema internazionale efficace e duraturo.
Misure urgenti e nuovi mezzi per rafforzare il ruolo di Stato ospite
Per sostenere questi obiettivi, il Consiglio federale stanzia 269 milioni di franchi a sostegno della Ginevra internazionale. Per il 2025 ha approvato un credito aggiuntivo di 21,5 milioni di franchi destinato a misure urgenti volte a soddisfare le esigenze delle organizzazioni internazionali presenti a Ginevra, e per il periodo 2026–2029 chiede al Parlamento un credito di 130,4 milioni di franchi nell’ambito del nuovo messaggio sullo Stato ospite. Tale importo include il proseguimento delle misure urgenti nel 2026 (fr. 21,5 mio.). Il nuovo messaggio è in linea con la politica di Stato ospite portata avanti dalla Svizzera e risponde alle incertezze attuali. Definisce i seguenti campi d’azione prioritari: accoglienza, infrastrutture (soprattutto immobiliari), partenariati e governance delle nuove tecnologie.
Come misura immediata di stabilizzazione, i rimborsi di mutui da parte di alcune organizzazioni internazionali alla Fondazione per gli immobili delle organizzazioni internazionali (FIPOI), incaricata di gestirne gli edifici, saranno sospesi nel 2025 e nel 2026, per un importo rispettivamente pari a 19,3 e 19,4 milioni di franchi. Inoltre, il Consiglio federale propone alla FIPOI un mutuo a interesse zero di 78 milioni di franchi per 50 anni, destinato a finanziare l’ammodernamento urgente di un terzo del suo parco immobiliare.
Ginevra, pilastro del multilateralismo e centro di innovazione
Ginevra è da decenni uno dei centri mondiali della diplomazia multilaterale. La Svizzera ospita oggi 46 organizzazioni internazionali (di cui 43 a Ginevra e altre 3 a Berna e a Basilea), centinaia di organizzazioni non governative (ONG) nonché istituti accademici e di ricerca di prim’ordine, oltre che un settore privato particolarmente dinamico. A Ginevra hanno anche sede le rappresentanze di 183 Stati membri dell’ONU.
Questo ecosistema unico nel suo genere favorisce sia l’elaborazione di norme internazionali sia lo sviluppo di soluzioni innovative per far fronte alle grandi sfide mondiali in vari campi, come l’aiuto umanitario, i diritti umani, la salute globale, il commercio, l’ambiente, il disarmo o la diplomazia scientifica. La Confederazione, al fianco del Cantone e della Città di Ginevra, ha contribuito notevolmente a consolidare la reputazione di Ginevra quale «capitale del multilateralismo».
Negli ultimi quattro anni, il contributo del solo Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), in qualità di Stato ospite e Stato donatore, alla Ginevra internazionale è ammontato a circa 2 miliardi di franchi. D’altro canto, la visibilità internazionale di Ginevra genera un indotto economico stimato a 4 miliardi di franchi all’anno sul PIL svizzero.
Una responsabilità condivisa tra Confederazione, Cantone e Città di Ginevra
L’iniziativa del Consiglio federale è parte di un approccio coordinato con il Cantone e la Città di Ginevra, oltre che con partner privati. In questo contesto, il Cantone di Ginevra e la fondazione Hans Wilsdorf hanno lanciato una nuova fondazione che, dotata di un budget di base pari a 50 milioni di franchi in cinque anni, intende completare in modo mirato le misure della Confederazione a favore della Ginevra internazionale.
Inoltre, il Cantone ha previsto di stanziare 10 milioni di franchi per sostenere le ONG. Da parte sua, la Città di Ginevra partecipa agli sforzi della Confederazione e del Cantone con un contributo di 2 milioni di franchi. Questa collaborazione tripartita illustra l’impegno comune di tutti gli attori per preservare e rafforzare lo spirito internazionale di Ginevra.
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