Il Consiglio federale approva la bozza di mandato negoziale sulle questioni commerciali ed economiche con gli USA

Comunicato stampa, 28.05.2025

Nella riunione del 28 maggio 2025 il Consiglio federale ha approvato la bozza di mandato negoziale sulle questioni commerciali ed economiche con gli Stati Uniti. In seguito, verranno consultate le commissioni della politica estera del Parlamento e dei Cantoni. L'obiettivo è rafforzare le relazioni economiche bilaterali tra la Svizzera e gli Stati Uniti e trovare soluzioni ai vari dazi supplementari emanati dal governo americano.

Dal 2 aprile 2025, quando il presidente americano ha emanato il relativo decreto esecutivo, molte esportazioni svizzere verso gli Stati Uniti sono soggette, fino a nuovo ordine, a dazi supplementari forfettari del 10% e a dazi supplementari del 25% sui prodotti in acciaio e alluminio, nonché sulle automobili e sui componenti automobilistici. Questi dazi si applicano in modo uguale a quasi tutti i partner commerciali degli Stati Uniti. Alcune categorie di prodotti importanti per la Svizzera, come i prodotti farmaceutici, alcuni prodotti chimici e i metalli preziosi sono attualmente esenti dai dazi aggiuntivi statunitensi.

Anche i dazi supplementari specifici per Paese (+21% per la Svizzera rispetto agli altri Paesi) sono stati sospesi per 90 giorni poco dopo la loro entrata in vigore, fino al 9 luglio 2025. Entro la fine di questo periodo, si auspica di trovare soluzioni con gli Stati Uniti

Il Consiglio federale ha pertanto approvato una bozza di mandato negoziale. L’obiettivo della Svizzera è rafforzare le relazioni economiche bilaterali con il suo principale partner commerciale, dopo l’Unione europea. La Svizzera si impegna a preservare e, se possibile, migliorare l’accesso al mercato statunitense. In parallelo occorre preservare/ mantenere il margine di manovra della Svizzera in materia di politica estera e di politica economica, così come le relazioni con altri importanti partner commerciali.

L’esito dei negoziati non dovrà nuocere agli impegni internazionali della Svizzera, ad esempio nell’ambito dell’Organizzazione mondiale del commercio, degli accordi bilaterali in vigore con l’UE e degli accordi di libero scambio, né pregiudicare il pacchetto negoziato con l’UE per stabilizzare e sviluppare ulteriormente le relazioni. Inoltre, dovrà essere rispettato il quadro legale vigente.

Oltre alle tariffe doganali (migliorare l’accesso al mercato per determinati prodotti agricoli come agrumi, frutta a guscio o frutti di mare), i colloqui con gli Stati Uniti vertono anche su misure non tariffarie (es. omologazione agevolata dei dispositivi medici). Se nel corso dei negoziati dovessero emergere soluzioni che necessitano un adeguamento delle disposizioni di legge, le relative basi decisionali saranno elaborate in conformità alle competenze vigenti. Nel mandato sono menzionati anche gli investimenti già previsti da parte di imprese svizzere negli Stati Uniti. Su altri temi, come la formazione professionale o le questioni fiscali, i colloqui con gli USA proseguiranno.

In seguito, verranno consultate le commissioni della politica estera del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati, nonché i Cantoni per il tramite della Conferenza dei governi cantonali (CdC). Salvo riserve significative da parte di questi organi, il mandato sarà considerato approvato. In caso contrario, tornerà al Consiglio federale.

Lo scopo dei negoziati è innanzitutto concretizzare alcuni elementi della dichiarazione d’intenti congiunta, che il Consiglio federale auspica tuttora. Non è tuttavia da escludere che, dopo aver ultimato la dichiarazione, serviranno ulteriori trattative per approfondire le relazioni economiche. In tal senso, il mandato conferisce già alcune competenze preliminari nei suddetti settori.


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