Le persone che dipendono urgentemente dagli aiuti umanitari a causa del conflitto in Siria sono circa 14 milioni. Finora i siriani che hanno trovato rifugio in Libano e in Turchia sono circa 1,1 milioni, più di 600 000 in Giordania, oltre 200 000 in Iraq e oltre 100 000 in Egitto. Questi Paesi, ha detto il presidente della Confederazione Burkhalter durante la conferenza a Berlino, hanno mostrato una «straordinaria solidarietà con i profughi».
Alla conferenza, voluta dal ministro degli esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier e dall’Alto commissariato dell’ONU per i rifugiati (ACNUR), è stata messa in primo piano la solidarietà dei Paesi che hanno accolto il maggior numero di profughi. Sono state inoltre discusse le possibilità di appoggio a questi Paesi, che devono sostenere il peso dei rifugiati. Il presidente della Confederazione Burkhalter ha fatto appello alla comunità internazionale affinché si individuino soluzioni a lungo termine per stabilizzare la situazione a livello umanitario, sociale ed economico e si mettano in atto misure a breve termine per affrontare i problemi legati all’inverno incipiente. Il presidente Burkhalter ha sottolineato la disponibilità della Svizzera a fornire supporto per migliorare la situazione dei profughi siriani e verificare la possibilità di un impegno maggiore. A tale proposito ha annunciato che, in novembre, saranno inviate altre 1000 tende adatte alla stagione fredda, gruppi di riscaldamento e coperte nel Nord dell’Iraq.
La Svizzera ha stanziato circa 115 milioni di franchi per misure di soccorso a seguito del conflitto siriano e della crisi in Iraq. Con questa somma sostiene le organizzazioni umanitarie (CICR, agenzie dell’ONU, ONG) attive nella regione, agisce direttamente sul campo (p. es. tramite il risanamento di circa 70 istituti scolastici in Giordania e Libano per permettere la partecipazione dei figli dei profughi siriani alle lezioni), mette a disposizione esperti del Corpo svizzero di aiuto umanitario (attualmente sono otto gli esperti che affiancano l’ONU in quest’area) e sostiene il coordinamento degli aiuti umanitari a livello internazionale.
Oltre a offrire aiuto umanitario, la Svizzera si impegna a favore di una soluzione politica del conflitto siriano a fianco dell’inviato speciale dell’ONU per la Siria Staffan de Mistura e si adopera inoltre affinché le gravi violazioni dei diritti umani siano punite. La Svizzera appoggia la commissione d’inchiesta del Consiglio dei diritti umani dell’ONU che indaga sulle violazioni dei diritti umani in Siria e ha chiesto più volte al Consiglio di sicurezza di portare la situazione siriana davanti alla Corte penale internazionale per garantire che gli autori dei crimini di guerra e dei crimini contro l’umanità (commessi da tutte le parti in conflitto) non restino impuniti.
A margine della conferenza, il presidente della Confederazione Didier Burkhalter ha incontrato il ministro degli esteri tedesco Steinmeier per un colloquio bilaterale incentrato sulla situazione in Ucraina. Il presidente della Confederazione Burkhalter, presidente in carica dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), ha discusso con il suo interlocutore le possibilità a disposizione dell’OSCE per contribuire ad allentare la tensione.
Informazioni supplementari:
L'impegno della Svizzera in Siria e nella regione
Discorso del presidente della Confederazione Didier Burkhalter
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