L’HLPF ha cominciato a valutare lo stato di attuazione dell’Agenda 2030 nel 2016. Sotto la guida del Consiglio economico e sociale (ECOSOC) dell’ONU, gli Stati membri riferiscono sul raggiungimento a livello nazionale dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS), la cui implementazione viene verificata ogni anno in modo scaglionato. All’HLPF vengono sottoposti e discussi anche i rapporti nazionali volontari degli Stati membri, quest’anno provenienti da 39 Paesi. La Svizzera presenterà il proprio rapporto nel 2026.
Come già durante il forum regionale sulla sostenibilità tenutosi in aprile a Ginevra, anche in occasione dell’HLPF di quest’anno la comunità internazionale esamina 5 dei 17 OSS dell’Agenda 2030: salute e benessere (OSS 3), parità di genere (OSS 5), lavoro dignitoso e crescita economica (OSS 8), vita sott’acqua (OSS 14) e partnership per gli obiettivi (OSS 17). Le e i rappresentanti degli Stati membri dell’ONU e delle organizzazioni non governative si scambiano opinioni su come raggiungere questi obiettivi all’insegna dell’innovazione e nel miglior modo possibile. La Svizzera è favorevole a un approccio integrato e di ampio respiro. Per esempio, le misure per promuovere la parità di genere sono strettamente legate a quelle per garantire l’accesso a servizi sanitari di qualità o per consentire un lavoro dignitoso. Anche la cooperazione al di là dei vari livelli statali e delle unità organizzative è considerata fondamentale per raggiungere gli obiettivi comuni.
Temi chiave per la Svizzera: crescita economica e lavoro dignitoso
Markus Reubi, delegato del Consiglio federale per l’Agenda 2030 e capo della delegazione svizzera, ha sottolineato l’importanza del multilateralismo come linea guida dell’azione internazionale. Nonostante le crescenti sfide a livello geopolitico, la Svizzera continuerà a sostenere l’approccio cooperativo per l’attuazione degli OSS, che sono universalmente validi. «I risultati raggiunti dal 2015 non devono essere messi in discussione, ma possiamo realizzare le ambizioni dell’Agenda 2030 solo se gli Stati collaborano con gli attori sub-statali e regionali, come pure con il mondo economico e scientifico e la società civile».
In fatto di crescita economica sostenibile e lavoro dignitoso, la Svizzera organizza insieme al Qatar e all’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) un evento per tematizzare la necessità di trovare un migliore equilibrio tra le esigenze di crescita economica e quelle di sviluppo sociale, in vista del secondo vertice mondiale per lo sviluppo sociale che si terrà a Doha, in Qatar, il prossimo novembre. La cooperazione con l’OIL, che ha sede a Ginevra, e lo stretto legame con i diritti umani e le questioni commerciali sono esempi di come la Ginevra internazionale svolga anche a New York un ruolo indispensabile nella ricerca di soluzioni e nel raggiungimento degli OSS.
Oltre al DFAE (Segreteria di Stato e Direzione dello sviluppo e della cooperazione DSC), la delegazione svizzera comprende anche rappresentanti di alto livello di altri tre dipartimenti, in veste di specialiste e specialisti degli uffici federali competenti per i temi trattati. Tra questi, il DATEC (Ufficio federale dello sviluppo territoriale ARE), il DFI (Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo UFU) e il DEFR (Segreteria di Stato dell’economia SECO). A dare man forte alla delegazione in loco c’è anche un rappresentante del Gruppo di accompagnamento Agenda 2030, il direttore esecutivo della rete UN Global Compact Svizzera e Liechtenstein Antonio Hautle.
Attuazione dell’Agenda 2030 in Svizzera
L’Agenda 2030 ha una portata universale e comprende un’ampia gamma di principi fondamentali, che spaziano dalla lotta alla povertà fino alla cooperazione. Nel 2015 tutti i 193 Stati membri dell’ONU hanno adottato l’Agenda con i suoi 17 obiettivi e 169 sotto-obiettivi, incluso un meccanismo di revisione con rapporti nazionali e analisi sui Paesi a intervalli regolari.
Il Consiglio federale considera l’Agenda 2030 come un importante quadro di riferimento per la propria politica di sostenibilità. Sulla base della sua decisione di fine 2018 e della Strategia per uno sviluppo sostenibile (SSS 2030) del Consiglio federale del 2021, la Svizzera si impegna ad attuare al meglio gli obiettivi e i sotto-obiettivi dell’Agenda 2030 e a condividere le esperienze a livello internazionale.
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