Politica migratoria estera: rinnovata la cooperazione interdipartimentale

Comunicato stampa, 15.05.2025

Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) e il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) hanno deciso di portare avanti la cooperazione interdipartimentale in materia di politica migratoria estera e di rafforzarne l’indirizzo strategico coinvolgendo la delegazione del Consiglio federale Migrazione e integrazione. Il 15 maggio 2025 i tre dipartimenti hanno siglato il nuovo accordo di cooperazione 2025-2028 nell’intento di meglio sfruttare le sinergie tra la politica migratoria estera della Svizzera e la cooperazione internazionale, nonché di portare avanti una politica migratoria estera al contempo ampia e coerente.

I flussi migratori sono in aumento in tutto il mondo. L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) registra circa 122 milioni di sfollati, tra cui 68,3 milioni di sfollati interni, 37,9 milioni di rifugiati sotto mandato ONU e 8 milioni di richiedenti l’asilo. Il perdurare dei conflitti armati in diverse regioni del mondo lascia intuire che la pressione migratoria resterà elevata in Europa. Una politica migratoria estera ampia, ben coordinata ed efficace è dunque fondamentale per la Svizzera.

Un approccio a tutto tondo

Una politica migratoria estera ben coordinata tra i dipartimenti coinvolti ha lo scopo di salvaguardare gli interessi della Svizzera in questo settore: ha un impatto diretto sulla politica in materia di ritorno e rende la Svizzera uno dei Paesi europei con il maggior numero di decisioni di rinvio eseguite. Per prevenire la migrazione irregolare e ridurre le cause di fuga servono condizioni di vita migliori nei Paesi di origine, di prima accoglienza e di transito. In questi Paesi è dunque indispensabile promuovere condizioni generali stabili, creare posti di lavoro e garantire la protezione delle persone in fuga e la loro integrazione socioeconomica. Allo scopo contribuiscono, nel breve termine, l’aiuto umanitario e, nel lungo termine, una politica tesa a promuovere la pace e i diritti umani, nonché la cooperazione in materia di sviluppo del DFAE e del DEFR. In un’ottica sinergica, il DFGP si adopera per rafforzare le risorse delle autorità dei Paesi partner per quanto riguarda la gestione della migrazione, la protezione dei migranti e degli sfollati, l’integrazione, il reinserimento e il ritorno.

Portare avanti una cooperazione ben collaudata

La struttura di cooperazione interdipartimentale in materia di migrazione internazionale (struttura IMZ), istituita dal Consiglio federale nel 2011, è ormai uno strumento consolidato ed efficace per garantire la coerenza della politica migratoria estera della Svizzera: i progressi più importanti in materia sono stati raggiunti grazie a misure coordinate tra i dipartimenti coinvolti. Nel 2017 il DFGP e il DFAE avevano già firmato un primo accordo interdipartimentale che definiva i principi della loro collaborazione e le rispettive competenze. La collaborazione tra il DFGP, il DFAE e il DEFR nel quadro della struttura IMZ si è intensificata negli ultimi anni, in particolare in considerazione del rapporto tra politica migratoria e cooperazione internazionale, divenuto sempre più stretto. Il nuovo accordo mira a rafforzare la collaborazione strategica coinvolgendo anche la delegazione del Consiglio federale Migrazione e integrazione, che potrà assegnare mandati alla presidenza della struttura IMZ ricevendo da questa proposte e raccomandazioni. Il nuovo accordo, valido quattro anni, è stato firmato il 15 maggio 2025 dai consiglieri federali Beat Jans, Ignazio Cassis e Guy Parmelin, a capo rispettivamente del DFGP, del DFAE e del DEFR.


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