La presidenza svizzera di International IDEA esorta ad agire in modo mirato per rafforzare la resilienza della democrazia

Comunicato stampa, 12.06.2025

Nel 2025 la Svizzera detiene la presidenza dell’Istituto internazionale per la democrazia e l’assistenza elettorale (International IDEA). In occasione della seduta del Consiglio di International IDEA, l’attuale presidente di questo organismo e ambasciatore svizzero in Svezia, Adrian Junker, ha esortato gli Stati membri ad agire in modo mirato nella promozione della democrazia a livello globale per far fronte alla crescente pressione sui sistemi democratici. L’Istituto International IDEA è stato fondato nel 1995 per sostenere le democrazie nel mondo. La seduta del Consiglio a Stoccolma, che ha coinciso con il 30° anniversario dell’organizzazione, è stata presieduta da Patricia Danzi: la direttrice della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) ha sottolineato che la Svizzera continuerà a impegnarsi per rendere i sistemi democratici più forti e resilienti.

International IDEA celebra il suo 30° anniversario in un contesto difficile: questa organizzazione, che è stata fondata nel 1995 a Stoccolma con l’obiettivo di promuovere la democrazia in tutto il mondo e conta oggi 35 Stati membri, constata attualmente una crescente pressione sulle istituzioni democratiche e un’influenza sempre maggiore dei sistemi autoritari. «La pressione sulla democrazia aumenta di pari passo con le minacce digitali, la riduzione dei margini di manovra di cittadine e cittadini e il calo della fiducia nelle istituzioni», ha affermato Adrian Junker, attuale presidente del Consiglio di International IDEA e ambasciatore svizzero in Svezia. Secondo lui, la risposta dell’Istituto deve essere mirata e incisiva, con particolare attenzione alle seguenti tematiche:

  • favorire l’integrità delle elezioni;
  • promuovere la partecipazione di tutti gli attori coinvolti nei processi decisionali politici;
  • rafforzare la resilienza democratica;
  • contrastare le minacce digitali per la democrazia;
  • sostenere la democrazia a livello locale, compresi l’impegno civico e la responsabilizzazione.

Sin dalla sua nascita nel 1995, International IDEA fonda il suo operato sui principi della responsabilità, dell’inclusione, della partecipazione e dello Stato di diritto. L’organizzazione, con statuto di osservatore presso l’ONU, dispone di uffici regionali in Africa, Asia e Pacifico, America latina e Caraibi, Asia occidentale e Nord Africa. La Svizzera vi ha aderito nel 2006.

Durante la seduta per il 30° anniversario dell’Istituto presso la sua sede a Stoccolma, i membri del Consiglio di International IDEA hanno discusso delle attuali tendenze geopolitiche, delle conseguenze per le attività dell’organizzazione e delle misure per la promozione della democrazia in un mondo multipolare. La seduta è stata presieduta dalla direttrice della DSC Patricia Danzi. La DSC sostiene l’operato di International IDEA nel periodo 2023–2026 stanziando 3,5 milioni di franchi.

Durante una tavola rotonda tenutasi dopo la seduta del Consiglio degli Stati membri, Patricia Danzi ha sottolineato che la democrazia e il buongoverno non sono semplici ideali politici, bensì prerequisiti essenziali per l’attuazione dell’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile: «La partecipazione ai processi democratici a tutti i livelli e l’inclusione delle persone interessate possono prevenire conflitti e crisi, contribuendo più in generale anche alla prosperità a lungo termine. Ciò vale per tutti i Paesi, a prescindere dal loro livello di reddito», ha affermato la direttrice della DSC.

Durante la tavola rotonda, diretta dalla ministra degli affari esteri svedese Maria Malmer Stenergard, Patricia Danzi ha anche fatto riferimento alle Linee guida sulla democrazia che il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha pubblicato il 7 maggio 2025. Tali linee guida si fondano sulla convinzione che la democrazia non è un fatto compiuto: «La democrazia non è uno concetto statico, bensì un processo che deve essere costantemente rinnovato. Gli attriti non mancano e la disponibilità al compromesso è pertanto fondamentale, sia in Svizzera che altrove», ha concluso Patricia Danzi.

Linee guida sulla democrazia
«La democrazia non è uno concetto statico, bensì un processo che deve essere costante-mente rinnovato»


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