Gaza: il Consiglio federale chiede un accesso umanitario illimitato e un immediato cessate il fuoco

Comunicato stampa, 28.05.2025

Nella sua seduta del 28 maggio 2025, il Consiglio federale ha nuovamente discusso della guerra nella Striscia di Gaza tra Israele e l’organizzazione terroristica Hamas, e ha analizzato la situazione in modo dettagliato. Esprime profonda apprensione per l’intollerabile sofferenza della popolazione civile colpita e chiede un accesso umanitario illimitato e un’immediata fine delle ostilità. Una settimana fa, il Consiglio federale ha stanziato 10 milioni di franchi destinati a operatori umanitari nel Territorio palestinese occupato, e continua a insistere, anche a livello internazionale, per una soluzione politica del conflitto.

Numerosi camion carichi di aiuti umanitari attendono davanti a un valico di frontiera nella Striscia di Gaza.
Il Consiglio federale chiede un accesso umanitario illimitato e un immediato cessate il fuoco. © Keystone

insistere, anche a livello internazionale, per una soluzione politica del conflitto.

Il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) Ignazio Cassis ha informato dettagliatamente gli altri membri dell’Esecutivo sui più recenti sviluppi in campo militare, umanitario e diplomatico.

Dalla ripresa delle ostilità, il 18 marzo 2025, hanno già perso la vita oltre 3500 persone, e si contano più di 600 000 sfollati. La situazione per quanto riguarda gli approvvigionamenti è insostenibile. L’accesso umanitario, sebbene parzialmente ripristinato dal 19 maggio 2025, rimane insufficiente.

Il 21 maggio, il Consiglio federale aveva già deciso di destinare 10 milioni di franchi a cinque organizzazioni umanitarie per aiutare la popolazione palestinese colpita dal conflitto nel Territorio palestinese occupato. Un importo supplementare di 10 milioni di franchi è stato stanziato per i programmi dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi in Medio Oriente (UNRWA) in Giordania, Libano e Siria.

I negoziati per una fine delle ostilità tra Israele e Hamas procedono molto a rilento. Senza il rilascio completo e incondizionato di tutti gli ostaggi da parte di Hamas, difficilmente si potrà arrivare a un cessate il fuoco duraturo. Né le Nazioni Unite, né le organizzazioni multilaterali né i singoli Stati possono attualmente imporre una soluzione. Tuttavia gli sforzi diplomatici - anche da parte della Svizzera - proseguiranno con determinazione.

Il Consiglio federale avanza le seguenti tre richieste a entrambe le parti in conflitto.

  • Massima priorità all’accesso umanitario
    Gli aiuti umanitari devono essere forniti immediatamente, senza ostacoli e in quantità sufficiente, in conformità con il diritto internazionale umanitario. Non vi è spazio per la discrezionalità nel rispetto dell’aiuto umanitario: l’obbligo derivante dal diritto internazionale si applica a entrambe le parti in conflitto. In quanto potenza occupante, Israele ha il dovere, ai sensi delle Convenzioni di Ginevra, di assicurare la protezione della popolazione civile.
  • Rilascio degli ostaggi e cessate il fuoco immediati
    È imperativo un cessate il fuoco immediato. Il Consiglio federale chiede inoltre il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas. La violenza non risolve i conflitti, ma prolunga le sofferenze e ostacola le prospettive di pace.
  • Intensificazione degli sforzi diplomatici
    La Svizzera esorta tutte le parti coinvolte a lavorare in modo serio e costruttivo per un accordo efficace mediante gli strumenti diplomatici. Da parte sua si impegna attivamente a livello internazionale per trovare una soluzione politica al conflitto. A tal fine, la Svizzera si sta muovendo anche nel quadro dell’Alleanza globale per l’attuazione della soluzione a due Stati, e partecipa ai preparativi per la prossima conferenza dell’ONU sul Medio Oriente, che si terrà a giugno a New York e alla quale dovrebbe partecipare il capo del DFAE. L’Alleanza globale, creata nel 2024 e coordinata da Arabia Saudita, UE e Norvegia, riunisce oltre 90 Paesi e organizzazioni internazionali. La Svizzera ha partecipato anche alla sua riunione più recente, svoltasi lo scorso maggio a Rabat. L’obiettivo di questi sforzi è aprire uno spiraglio per una soluzione politica. In assenza di alternative realistiche, la soluzione a due Stati rimane l’unica strada percorribile per una pace giusta e duratura, nel rispetto del diritto internazionale.

Newsticker Medio Oriente


Indirizzo per domande:

Comunicazione DFAE Bundeshaus West 3003 Berna +41 58 460 55 55 kommunikation@eda.admin.ch