Tra i temi in discussione, il conflitto armato in Ucraina occuperà un ruolo centrale. «La popolazione civile e le persone non coinvolte nelle ostilità devono essere protette e trattate con umanità», ha dichiarato Ignazio Cassis, invitando al rispetto del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani. Ancora una volta, il presidente della Confederazione ha chiesto alla Russia di cessare il suo intervento militare e di ritirare le sue truppe dal suolo ucraino.
Il presidente della Confederazione ha esortato la comunità internazionale a collaborare affinché le istituzioni per la tutela dei diritti umani diano il loro contributo alla protezione della popolazione civile in Ucraina. Devono essere usati tutti i mezzi affinché le persone che hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario siano obbligate a renderne conto. La Svizzera è favorevole a tenere un dibattito urgente al riguardo.
Favorire un multilateralismo efficace
Il rispetto delle differenze, della giustizia e dell’equità è garanzia della stabilità e della prosperità nel mondo, ha affermato Ignazio Cassis. «Siamo persuasi che il rispetto dei diritti umani sia un elemento fondamentale della prevenzione dei conflitti». In questo senso, il presidente della Confederazione ha ribadito l’impegno della Svizzera a favore di un multilateralismo efficace e del rafforzamento della capacità d’azione dell’ONU. «La nostra candidatura a un seggio nel Consiglio di sicurezza dell’ONU per il biennio 2023-2024 rientra in questa visione», ha affermato.
Al riguardo, il presidente della Confederazione ha chiesto che sia garantito l’accesso universale alle nuove tecnologie nel rispetto dei diritti umani. «Il divieto di discriminazione, la protezione della privacy e la libertà di espressione consentiranno di sfruttare pienamente il potenziale della digitalizzazione», ha dichiarato Ignazio Cassis.
La 49a sessione del Consiglio dei diritti umani durerà fino al 1° aprile 2022. Il compito di questo organo è combattere le violazioni dei diritti umani e formulare raccomandazioni per porvi rimedio. La Svizzera, che nel 2006 si era adoperata per l’istituzione del CDU, da allora ne sostiene attivamente l’operato.
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