Approccio «a pacchetto»

Relazioni regolamentate e senza intoppi sono nell’interesse sia della Svizzera che dell’UE. Per la Svizzera è importante disporre di un accesso su misura al mercato interno dell’UE, mentre quest’ultima vuole salvaguardare l’integrità del suo mercato unico, che richiede le stesse regole per tutti i partecipanti. L’approccio «a pacchetto» consente di raggiungere questo equilibrio. Come i Bilaterali I e II, consiste in diversi elementi tematici, tra cui nuovi accordi e soluzioni istituzionali. I negoziati basati su questo approccio sono iniziati a metà marzo 2024 e si sono conclusi materialmente alla fine dell'anno dopo quasi 200 round.

Negli ultimi decenni le relazioni tra la Svizzera e l’UE si sono sviluppate a vantaggio di entrambe le parti grazie agli Accordi bilaterali I (1999) e II (2004). La via bilaterale, intrapresa dopo la mancata adesione della Svizzera allo Spazio economico europeo (SEE) nel 1992, si è dimostrata solida e in grado di essere accettata da una maggioranza. L’UE è disposta a portarla avanti, ma a condizione che nel suo mercato interno si applichino le stesse regole a tutti i partecipanti. Ciò vale anche per la Svizzera nei settori di mercato a cui partecipa – trasporto aereo, trasporti terrestri, libera circolazione delle persone, ostacoli tecnici al commercio, agricoltura – o vorrebbe partecipare in futuro – elettricità, sicurezza alimentare.

Gli elementi istituzionali hanno lo scopo di garantire l’armonizzazione giuridica. Possono essere utilizzati per stabilizzare così la via bilaterale e per assicurare la certezza del diritto. Il Consiglio federale intende tuttavia anche ampliare la via bilaterale per sostenere l’economia svizzera, fortemente orientata all’esportazione, e per migliorare la sicurezza della popolazione e garantirne la prosperità. Questo ulteriore sviluppo comprende nuovi settori di partecipazione al mercato interno dell’UE, per nome l’energia elettrica e la sicurezza alimentare. Allo stesso tempo, il Consiglio federale vorrebbe proteggere i salari, impedire l’immigrazione volta a sfruttare lo Stato sociale, mantenere i diritti democratici diretti e salvaguardare la sovranità. Inoltre, intende rafforzare la Svizzera come polo di ricerca e innovazione, e gli accordi di cooperazione più adatti per raggiungere tale obiettivo sono quelli relativi ai settori della ricerca (Orizzonte Europa), dell’istruzione (Erasmus+) e della cultura.

Tutti questi elementi fanno parte del nuovo pacchetto. Le esigenze della Svizzera e dell’UE sono state messe sul tavolo e negoziate in parallelo. I vari elementi hanno creato un margine di manovra nella ricerca di soluzioni. All’inizio di marzo il Consiglio federale ha adottato il mandato negoziale. I negoziati sono iniziati il 18 marzo 2024 e si sono sostanzialmente conclusi alla fine dell'anno dopo quasi 200 round. Il Consiglio federale ha concluso che gli obiettivi stabiliti nel mandato negoziale sono stati raggiunti. I risultati aprono la strada alle prossime fasi di attuazione della strategia del pacchetto. La fase parlamentare inizierà una volta completato il processo di consultazione e presentato il messaggio al Parlamento.

Gli elementi del pacchetto

  1. Nuovi accordi: energia elettrica, sicurezza alimentare e sanità
  2. Partecipazione garantita ai programmi dell’UE: ricerca, innovazione, istruzione, gioventù, sport, cultura e altri settori
  3. Elementi istituzionali: recepimento dinamico del diritto, interpretazione uniforme degli accordi, vigilanza e composizione delle controversie
  4. Disposizioni sugli aiuti di Stato nell’accordo sul trasporto aereo e in quello sui trasporti terrestri nonché nel futuro accordo sull’energia elettrica
  5. Libera circolazione delle persone: principi ed eccezioni in materia di immigrazione e protezione dei salari
  6. Contributo svizzero periodico: meccanismo giuridicamente vincolante per i contributi futuri
  7. Dialogo politico: strumento di gestione della via bilaterale

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