Conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina: e dopo?

Il 16 giugno, più di 80 Stati e organizzazioni hanno espresso il loro sostegno al comunicato di Bürgenstock. Da allora, altri Stati hanno approvato la dichiarazione finale della conferenza di alto livello. Questo dimostra che il processo di pace in Ucraina, avviato a Bürgenstock, continua. Sono previsti diversi debriefing e scambi. L'incontro di venerdì 28 giugno 2024 tra l'ambasciatore Gabriel Lüchinger e il rappresentante speciale cinese per gli affari eurasiatici, Li Hui, a Pechino, ne è un altro esempio.

La sala plenaria della conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina, con le bandiere di tutti gli  Stati e le organizzazioni partecipanti sullo sfondo.

Al Bürgenstock, un'ampia maggioranza degli Stati e delle organizzazioni partecipanti ha concordato in un comunicato congiunto che i principi dell'ONU e del diritto internazionale devono costituire il quadro del futuro processo di pace. © DFAE

92 Stati e 8 organizzazioni internazionali provenienti da tutte le regioni del mondo hanno partecipato alla conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina, tenutasi il 15 e 16 giugno al Bürgenstock. Al termine della conferenza, un'ampia maggioranza degli Stati e delle organizzazioni partecipanti ha concordato, nel comunicato di Bürgenstock, posizioni formulate congiuntamente e ulteriori passi verso un futuro processo di pace.

Dichiarazioni tematiche nel comunicato stampa di Bürgenstock

  • Sicurezza nucleare: va garantito l'uso sicuro delle centrali nucleari ucraine, incaccettabili qualsiasi minaccia e uso di armi nucleari;
  • Sicurezza alimentare: va garantito il trasporto senza ostacoli di prodotti agricoli attraverso il Mar Nero al fin di migliorare la sicurezza alimentare; 
  • Dimensione umanitaria: tutti i prigionieri di guerra devono essere rilasciati nell'ambito di uno scambio globale. Tutti i bambini ucraini deportati ed espulsi illegalmente, così come tutti gli altri civili ucraini detenuti illegalmente, devono essere rimpatriati in Ucraina.

Comunicato di Bürgenstock (en)

Il comunicato riflette il desiderio degli Stati di stabilire un quadro per i futuri negoziati di pace, basato sui principi delle Nazioni Unite e del diritto internazionale. Una pace completa, duratura ed equa in Ucraina è possibile solo su questa base. I tre temi da discutere – sicurezza nucleare, sicurezza alimentare e dimensione umanitaria – sono stati scelti poiché gli Stati ritengono possibile costruire la fiducia in questi settori. Il comunicato sottolinea inoltre la necessità di coinvolgere tutte le parti in conflitto nel processo di pace.

Il Comunicato di Bürgenstock è un «documento vivente». Altri Stati e organizzazioni possono aderire al documento in qualsiasi momento. Questa opzione è aperta anche agli Stati che non hanno partecipato alla conferenza. Possibile anche ritirarsi. Attualmente 90 Stati e organizzazioni sostengono la dichiarazione. La Svizzera rimane attivamente coinvolta nel sostegno e nel proseguimento del processo avviato a Bürgenstock. Anche se i prossimi passi di questo processo devono ancora essere definiti nelle prossime settimane, con l'organizzazione di questa conferenza la Svizzera ha dato un impulso noto a livello globale per una pace giusta e duratura in Ucraina. La Svizzera è pronta a proseguire attivamente questo processo. A tal fine dovrà sfruttare lo slancio creato nei prossimi mesi.

Incontro con la Cina

Il 28 giugno 2024, su invito di Pechino, l'ambasciatore Gabriel Lüchinger ha informato il rappresentante speciale cinese per gli affari eurasiatici, Li Hui, sui risultati della conferenza e sulle prossime tappe.

Sono stati discussi anche i possibili punti di contatto tra il piano in sei punti di Cina e Brasile e il processo avviato a Bürgenstock. La Svizzera accoglie con favore tutte le iniziative di pace basate sulla Carta delle Nazioni Unite e sul diritto internazionale, che devono costituire la base per una pace duratura ed equa in Ucraina.

La Svizzera porta il messaggio di Bürgenstock alle organizzazioni multilaterali

Il 18 giugno, due giorni dopo la conferenza di Bürgenstock, la Svizzera ha sottolineato al Consiglio di sicurezza dell'ONU, in presenza della Russia, che il dialogo sulla pace in Ucraina deve continuare anche dopo la conferenza, coinvolgendo tutte le parti in conflitto. «Dobbiamo avere il coraggio di costruire la pace e per farlo dobbiamo parlarne», ha sottolineato il rappresentante svizzero al Consiglio. Ha inoltre ricordato a New York che il comunicato di Bürgenstock è aperto ad altri Stati. Dieci dei quindici membri del Consiglio sostengono il comunicato: Ecuador, Francia, Guyana, Giappone, Malta, Repubblica di Corea, Slovenia, Svizzera, Stati Uniti e Regno Unito.

Vista del tavolo a forma di ferro di cavallo alla riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni  Unite a New York il 18 giugno 2024.
Il 18 giugno 2024, la Svizzera ha sottolineato al Consiglio di Sicurezza dell'ONU che il dialogo per la pace in Ucraina dovrebbe continuare dopo la Conferenza di Bürgenstock. © UN Photo

In ambito multilaterale, la Svizzera presenterà il comunicato di Bürgenstock anche all'Assemblea generale dell'ONU, al Consiglio d'Europa e all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), cercando di incoraggiare gli Stati a sostenere il processo di pace.

Cosa fa la Svizzera in Ucraina?

La Svizzera continua a contribuire a mitigare le conseguenze della guerra in Ucraina attraverso l'aiuto umanitario e la politica di sviluppo, oltre a sostenere gli sforzi di riforma, sminamento e ricostruzione. Questo impegno comprende anche i settori dell'agricoltura e dell'energia, legati ai temi della sicurezza nucleare e della sicurezza alimentare definiti nel comunicato di Bürgenstock. Nell'ottobre 2024, la Svizzera ospiterà a Losanna la Ukraine Mine Action Conference, con l'obiettivo di promuovere lo sminamento umanitario in Ucraina.

Inizio pagina