
Il lavoro della delegazione svizzera si è concentrato su quattro priorità, che hanno rispecchiato i principali ambiti d’intervento della diplomazia e della politica di pace del Paese: costruire una pace sostenibile, proteggere la popolazione civile, affrontare la questione della sicurezza climatica e rafforzare l’efficienza del Consiglio di sicurezza.
Il bilancio tracciato dal DFAE è complessivamente positivo. Il Consiglio di sicurezza riflette lo scacchiere internazionale e la crescente polarizzazione delle potenze mondiali. Pertanto, non è un organo perfetto, ma rimane uno strumento fondamentale per il mantenimento della pace internazionale. Nonostante una serie di crisi globali, come la guerra in Ucraina e il conflitto in Medio Oriente, la Svizzera è riuscita a dare alcuni impulsi e ha contribuito all’operatività di questo organo.
Risultati e successi
Durante il suo mandato, la Svizzera ha promosso iniziative di spicco e ha fissato importanti priorità. Tra i principali risultati vi è l’adozione della risoluzione 2730, negoziata dalla Svizzera, per la protezione del personale umanitario e dell’ONU nelle zone di conflitto. Inoltre, proprio durante la presidenza svizzera il Consiglio ha adottato una dichiarazione presidenziale (PRST 2024/6) sull’impatto degli sviluppi scientifici sulla pace e sulla sicurezza. Degna di nota è anche la visita di alcuni membri del Consiglio di sicurezza dell’ONU a Ginevra in occasione del 75° anniversario delle Convenzioni di Ginevra, che sanciscono la protezione umanitaria nel diritto internazionale. In linea con la sua tradizione, la Svizzera si è anche impegnata a favore del rispetto del diritto internazionale, in particolare di quello umanitario e dei diritti umani, in tutti i contesti pertinenti.
Collaborazione con il Consiglio federale e il Parlamento
Come concordato prima dell’inizio del mandato nel Consiglio di sicurezza, il DFAE si è assicurato che le decisioni di maggiore portata per la politica interna ed estera fossero prese in stretta intesa con l’Esecutivo e le Commissioni della politica estera (CPE). Inoltre, il DFAE ha informato regolarmente l’Esecutivo e il Parlamento sugli sviluppi all’interno del Consiglio di sicurezza al fine di garantire una politica estera svizzera trasparente e coordinata.
Nuovi orizzonti
Le esperienze degli ultimi due anni hanno mostrato che la Svizzera dispone delle competenze e delle capacità diplomatiche necessarie per assumersi responsabilità in organismi multilaterali anche in futuro. Con la sua partecipazione al Consiglio dei diritti umani dell’ONU (2025–2027) e la sua presidenza dell’OSCE (2026), il Paese continua a far sentire la propria voce e a contribuire a un ordine mondiale pacifico basato su regole.
Informazioni supplementari:
La Svizzera nel Consiglio di sicurezza dell’ONU
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